martedì 29 dicembre 2015

Per le vacanze ....

Ciao,

ecco le indicazioni di lavoro per il periodo della pausa estiva.

L'ultima verifica su Dante generalmente presenta lacune nelle conoscenze relative al VI canto, ragione per cui questa parte sarà ancora in programma nelle interrogazioni dedicate alla divina commedia.
Il lavoro su Leopardi sta avviandosi alla conclusione: dobbiamo controllare l'analisi di " A Silvia" già svolta, a cui aggiungi l'analisi del testo del "Dialogo della Natura e di un Islandese" che trovi a pag. G466 .
Procedi così: dopo aver utilizzato le informazioni della analisi del testo (G470), utilizzandole come appunti di commento al brano, rispondi a tutte le domande di pag. G470 ad esclusione della 8 e 10.

Leopardi è un grande autore, ad lui abbiamo dedicato molto tempo, sarà quindi senz'altro uno degli argomenti del colloquio d'esame. Approfitta della pausa delle lezioni per sistemare gli appunti per lo studio utilizzando anche  il libro di testo:
introduzione a Leopardi:  pag. XXXXVI e appunti dalle lezione
tutta la biografia a pag. G385 nella sua suddivisione in periodi
il romanticismo e Leopardi a pag. G393
la organizzazione della produzione poetica dei Canti a pag. G403
Le operette morali a pag. 404 (modelli, alcuni nuclei tematici, osservazioni sulla particolarità dello stile)
Temi e fasi della riflessione filosofica  a pag. G409
Leopardi e il novecento a pag.G410
G505 lessico relativo ai concetti principali del pensiero leopardiano

A breve pubblicherò un post con alcuni degli appunti che ho utilizzato durante le lezioni

Al rientro lavoreremo sulla parte "positiva" del pensiero leopardiano, leggendo il sonetto dedicato a " L'infinito" e parte della "Ginestra",  il suo testamento spirituale.

Per storia procedi con la lettura del romanzo di Remarque o del diario di Carlo Emilio Gadda, di cui renderai conto poco dopo la metà di gennaio.

Ricordo alle rappresentanti di classe la raccolta dei nove euro per il teatro di Pirandello del 18 gennaio nei primi giorni del rientro. Vanno consegnati per l'11 alla organizzatrice.

Augurandoti giornate serene e piacevoli ... a presto


domenica 13 dicembre 2015

A Silvia

ANALISI DEL TESTO : “ A Silvia” Leopardi

1) Osserva l’aspetto grafico visivo del testo: si tratta di un grande idillio. Determina la sua struttura metrica (strofe, tipo di verso, rima)
2) Scrivi la parafrasi di ciscuna strofa 
3) Il contenuto del testo presenta strofe  in cui  sono presenti i momenti di riflessione e altre  in cui vengono evocati dei ricordi del passato: individuale 
4) Chi è l’interlocutrice a cui si rivolge l’io del poeta?
5) In che modo caratterizza Leopardi la sua esperienza di studio giovanile ?
6) Nella III^ strofa quali sensazioni uditive e visive danno il via all’attivita’ immaginativa del poeta ?
7) Da quale consapevolezza nascono nel poeta lo sconforto e la sofferenza, a cui si allude nella IV strofa ?
8) Perche’ la natura è doppiamente colpevole nei confronti dei giovani secondo Leopadi ?
9)  Per chiarire il tema centrale della canzone  riprendi nei versi le espressioni che indicano :
le aspettative giovanili







la fine delle illusioni nell’età adulta
10)  Per quali motivi le illusioni di Silvia sono andate deluse? E quelle del poeta?
11) Quale significato simbolico assume la figura femminile di Silvia nel testo ? In quale espressione utilizzata dal poeta esso appare in tutta evidenza ?

venerdì 17 luglio 2015

Per le vacanze estive

Ciao,

eccoti le indicazioni per le letture estive, che ci serviranno ad inizio anno prossimo.

per il movimento del Romanticismo  Emily Bronte "Cime tempestose "
per i cambiamenti prodotti dalla rivoluzione industriale Charles Dickens " Olivier Twist"

Di entrambi i romanzi sono state realizzate numerose versioni cinematografiche, che puoi trovare sul web o in opac, insieme al loro audiolibro  (http://roby1968.altervista.org/page/audiolibri.htm)

Intanto una buona estate, fertile e ricca di esperienze nuove !

A presto

Prof. Riviera


martedì 19 maggio 2015

Candido di Voltaire

Sul testo di letteratura a pag. F97  è riportato un brano dal romanzo di Voltaire "Candido o l'ottimismo della volontà".
Dopo averlo letto rispondi alle domande di analisi :

1. In che modo trascorrono il tempo Candido e i suoi compagni nella fattoria nei pressi di Costantinopoli ?
2. Quali motivi rendono insoddisfatta la compagnia?
3. Pangloss e Martino rappresentano due posizioni "filosofiche "radicali nei confronti dell'esistenza; accennavi brevemente.
4. Due diverse modalità di stare al mondo vengono proposti dall'incontro con il derviscio e il buon vecchio: quali valori essi propongono ?
5. A tuo parere come puo' essere interpretata la frase conclusiva "bisogna coltivare il proprio giardino" ?

PS. Non ho piu' possibilità di mettere a disposizione gli appunti della lezione, che per sbaglio sono stati cancellati dal PC. A F95 trovate qualche notizia sul romanzo, chepuo' integrare gli appunti


giovedì 7 maggio 2015

ESERCITAZIONE DI METODO DI STUDIO DELLA STORIA

ESERCITAZIONE  DI ABILITA’ E METODO DI STUDIO  DELLA STORIA

Devi preparare degli appunti di studio sull ­­`argomento presentato alle pagine 318 – 321.
Organizza le informazioni principali in schema o riassunto  seguendo il seguente percorso
                                                            
   L’EVENTO ( CHI/CHE COSA ?) 

1.  individua l’evento/ il fenomeno storico da conoscere
2. individua gli attori, i protagonisti storici dell`evento
                                                            

                                                   PERCHE’ ? (cause o finalità )

3. stabilisci almeno tre  finalita’, obiettivi che il fenomeno storico studiato perseguiva
    
IL TEMPO  (QUANDO ? )

4. colloca nel tempo il fenomeno
                                                  
                                                  LO SPAZIO (dove ?)

5. Stabilisci il luogo, il contesto  in cui ha origine il fenomeno studiato 
    
LE MODALITA’ (COME ?)

6. Stabilisci quali principi teorici stanno alla base dell’ evento studiato e spiegali
   
LE CONSEGUENZE

7.a  Stabilisci  il nuovo assetto territoriale che consegue dall’evento
7.b  stabilisci il nuovo  sistema di alleanze che consegue dall`evento
                                   
                         INTERPRETAZIONI E GIUDIZIO STORICO DELL`EVENTO:

8. Riprendi un giudizio storico che spiega per quali ragioni  l’evento in questione deve essere apprezzato in quanto risultato diplomatico

9. Riprendi il giudizio storico che critica pesantemente il fenomeno storico 

sabato 2 maggio 2015

Su Robinson Crusoe


Il TITOLO E l’IO BORGHESE: 

Nei primi novels  i titoli coincidono spesso con un nome proprio (es. Pamela di Richardson), cioè si presentano come delle biografie: la storia di un determinato personaggio in un determinato contesto.

“La vita e le strane, sorprendenti avventure di Robinson Crusoe di York, marinaio, che visse ventotto anni completamente solo in un’isola deserta sulla costa dell’America, vicino alle foci del grande fiume Orinoco; essendo stato gettato sulla riva da un naufragio nel quale, salvo lui, tutto l’equipaggio morì. Con il racconto di come alla fine fu prodigiosamente salvato dai pirati. Scritto da lui stesso.

E’ il racconto della vita di un individuo, dietro c’è un cambiamento profondo della mentalità occidentale, che sfocerà nella Dichiarazione di indipendenza degli Stati uniti d’America 1776 e nella Dichiarazione dei diritto dell’uomo e del cittadino del 1789 = valore assoluto di ogni persona, dei suoi bisogni, dei suoi desideri = si possono raccontare vite di uomini comuni, non piu’ di eroi, santi, dei, sovrani.

Il novel si sta emancipando dal romance: Robinson è un marinaio, non è un nobile, come Don Chisciotte, è un vicino di casa,  ma ha vissuto un’esperienza straordinaria: sopravvivere quasi trent’anni su un’isola deserta

Come il don Chisciotte la trama puo’ essere arricchita di continui episodi (infatti l’autore, giornalista che lo scrisse a sessant’anni pubblico’ una seconda e poi una terza parte e poi dei seguiti come Cervantes)
In piu’  a parte la cornice eccezionale, viene narrata la vita quotidiana, tutti gli espedienti attraverso i quali Robinson riesce a sopravvivere e come trascorre le sue giornate.

L’ALLEGORIA: significato della figura retorica. 
Robinson è figura del capitalismo coloniale, archetipo dell’uomo moderno

È nell’immaginario occidentale un mito non classico ma moderno: 
è l’esaltazione dell’homo oeconomicus = individuo desideroso di affermare se stesso (la logica protestante) attraverso l’economia = è proprietario in Brasile di una ricca piantagione ma si mette in mare per una nuova impresa commerciale
che si impone sulla natura e la domina, asservendola ai suoi bisogni= riesce a sopravvivere alla solitudine in un ambiente selvaggio
attraverso il suo dominio tecnologico = organizza la sua sopravvivenza grazie alle sue conoscenze della tecnologia occidentale servendosi degli oggetti che fuoriescono dalla nave

Robinson ricostruisce la civiltà occidentale in un mondo altro = colonialismo, dominando la natura  e piegandola ai suoi bisogni

La natura è una miniera da sfruttare
Per le potenze coloniali Inghilterra Francia Spagna a partire dalle scoperte del Cinquecento poi con il mercantilismo il mondo intero è come l’isola di Robinson


I suoi valori sono il lavoro e l’accumulo individualistico, capitalista delle ricchezze, uso della ragione

È l’ideale dell’uomo borghese in un secolo in cui la borghesia ha preso piede nella società, sotto c'è
il passaggio dalla società tripartita medievale a quella dell’età moderna.


È un libro per ragazzi perché trasmette un’etica: il diritto in nome della propria supremazia tecnologica e della logica capitalista a dominare il mondo

Rousseau lo aveva inserito come lettura formativa nel romanzo pedagogico Emilio, Marx lo citerà.. nel Novecento ne verrà scritta una versione rovesciata Michel Tournier: Venerdì o il limbo del Pacifico 1967  

E’ una storia irreale: nessun uomo potrebbe sopravvivere alla solitudine, quindi psicologicamente è irreale il personaggio: non ha mai nostalgia degli altri esseri umani, non sembra avvertire il bisogno di relazioni sociali, non scrive di sé, quando fa accenni alle sue emozioni lo fa usando  termini moralistici o religiosi

Tuttavia è una narrazione piena di realismo: il racconto della vita quotidiana sull'isola

La funzione della scrittura del diario: è un modo per segnare il tempo che scorre/per avere la cognizione dei progressi compiuti/ per non perdere il contatto con la civiltà/è un interlocutore nella solitudine




sabato 11 aprile 2015

Un nuovo genere letterario: il romanzo moderno


Nel panorama culturale europeo settecentesco dapprima in Inghilterra, poi in Francia e Germania l'espansione dell'editoria, la maggiore alfabetizzazione e l'allargamento del pubblico portò nel campo letterario all'abbandono di vecchi generi letterari e allo  sviluppo di nuovi,   tra i quali quello del romanzo moderno.

L’origine del romanzo è antichissima: affonda nella cultura classica greca e latina e poi medioevale ( puoi vedere a questo proposito alcuni riferimenti nella scheda alla pag. F29 del testo di letteratura) 

Tuttavia quando si parla di romanzo moderno si suole far iniziare questo genere con il Don Chisciotte della Mancia (1605 ) di Miguel Cervantes.

Definizione del genere : 
Con romanzo intendiamo un testo narrativo -  come la novella, il racconto,  il mito - contraddistinto da una certa ampiezza, tanto che la sua lettura richiede parecchio tempo, costruito intorno ad una trama che racconta delle vicende (realistiche o immaginarie) generalmente avventurose. 

Non si tratta solo di una questione di lunghezza tuttavia: un romanzo presenta una maggiore complessita’, soprattutto per quanto riguarda le vicende narrate e i personaggi.

Se i Promessi sposi (1827) sono il primo romanzo della letteratura italiana, al tempio in cui venne scritto, il genere romanzesco si era gia’ diffuso in altri paesi come l’Inghilterra,  la Francia e poi la Germania in seguito a importanti modificazioni storiche e economiche, che sono collegate con la crescita in questi stati della borghesia mercantile, classe abbastanza ricca e colta per nutrire interessi culturali precedentemente appannaggio delle elite aristocratiche,  ma non sufficientemente dotta per trovarsi a proprio agio con generi letterari tradizionali piu' complessi come il poema epico, la tragedia o la lirica. 

Anche i philosophes illuministi si servirono del romanzo per propagandare le loro idee, come Voltaire con il romanzo Candido (1756) o Rousseau con  Giulia o la nuova Eloisa (1761) e con Emilio (1762), nonostante il romanzo fosse ritenuto un genere di basso livello e popolare, ma che offriva il vantaggio di non avere una forte tradizione alle spalle e di essere poco codificato in regole rigide. 

Quindi  fu in Inghilterra e in Francia per prime  che si sviluppo’ fortemente la borghesia  e furono la Francia e l’Inghilterra i paesi nei quali  il romanzo divento’ un tipo di lettura molto gradito a questo nuovo pubblico, perche’ ne esprimeva i valori, la mentalità, lo stile di vita: 

1)  attenzione per la vita quotidiana, realismo  e non per situazioni mitologiche
2) narrazione di vicende che hanno come protagonisti singoli individui non eroi straordinari o divinità 
3) gusto dell’avventura, del viaggio, della scoperta
4) attenzione per tutta la realta’, anche quella storica che si è modificata
5) assenza di regole formali  rigide, ma apertura alla sperimentazione che dà spazio alla creatività dell’autore e alle esigenze del nuovo pubblico
6) il linguaggio di stile medio, adatto alla sensibilità e alla cultura di un pubblico piu' popolare
7) i temi sono molteplici: sentimentali, morali,  politici,  esistenziali, filosofici (vedremo poi le diverse tipologie di romanzo)

Si diceva che il romanzo è un genere letterario che presenta una certa complessità.

Complesso nel romanzo non è solo lo sviluppo della trama. 

Infatti un romanzo puo’ esprimere un’immagine complessiva del mondo, si dice una weltanschaung, che deriva non solo dal punto di vista dell’autore  ma dei diversi personaggi, della società che viene rappresentata, dei rapporti sociali che vi si descrivono, dal modo in cui vengono trattati i temi, che generalmente riguardano le grandi
questioni esistenziali ( es. in Manzoni in problema del male). 

Anche le problematiche indagate dall'autore non sono mai completamente risolte in modo semplicistico,  ma mantengono un aspetto problematico, come  è complessa e problematica l'esistenza umana. 

Questa della complessità del romanzo è opinione del critico russo Michail Bachtin ( 1895-1975) che in un suo saggio Epos e romanzo si è occupato delle differenze tra poema epico  (es. Orlando furioso) e romanzo. 
Secondo l’autore mentre il primo celebrava i valori ufficiali e assoluti di una civiltà aristocratica, il secondo si presenta come un materiale piu’ problematico, che offre della realtà una visione piu’ frammentaria ma aperta.

Fra i primi romanzi europei moderni ricordiamo  Robinson Crusoe (1719) e Moll Flanders (1722) dell’inglese Daniel Defoe, I viaggi di Gulliver (1726) di Jonathan Swift,  Pamela (1740) e Clarissa di Samuel Richardson, Tom Jones  (1749) di Henry Fielding, La nuova Eloisa (1761) del francese Jean Jacques Rousseau e I dolori del giovane Werther (1774), Le affinita’ elettive (1809) del tedesco Johann Wolfang Goethe. 


domenica 29 marzo 2015

Beccaria: seconda parte

1. Come insegna Cicerone nel De oratore,  un testo argomentativo per persuadere deve saper toccare l'emotività del lettore: così Beccaria con un artificio teatrale riproduce i pensieri di un delinquente.
Se gli unici elementi di deterrenza dal compiere reati sono la minaccia della tortura e della pena di morte qual è il ragionamento che non lo distoglie dal compiere anche il piu' atroce delitto ?

2. Qual è la argomentazione piu' forte che Beccaria utilizza, secondo te,  nel capoverso tredici per criticare l'atrocità e l'assurdità di pena di morte e tortura ?

3. Prima di concludere Beccaria deve confutare l'obiezione che nella storia si è sempre fatto così, che la pena di morte è sempre stata utilizzata.
Nel farlo Beccaria ci permette di comprendere che per lui la storia non è maestra di vita, historia magistra vitae come sostenevano i classici. Con quali affermazioni egli esprime la sua visione della storia ?

4. Nel capoverso diciassette Beccaria sostiene che nella storia spesso a vincere non è la verità ma piuttosto l'errore: quali affermazioni esprimono questo concetto ?

5. Nell'ultimo capoverso tuttavia Beccaria sembra nutrire qualche speranza che sia giunto nella storia il tempo in cui potrebbe trionfare la verità, il bene: perchè ?

giovedì 26 marzo 2015

BECCARIA CONTESTA LA LEGITTIMITA' DELLA PENA DI MORTE

Da "Dei delitti e delle pene" cap. XVI

La comprensione riguarda la prima parte del capitolo, fino alla riga 71. Nelle risposte utilizza il tuo linguaggio evitando di riprodurre quello settecentesco di Beccaria.

1. In base a quali argomentazioni Beccaria sostiene nel secondo capoverso che la pena di morte non possa essere considerata un diritto che l'individuo delega allo stato o al sovrano.
2. Con quali argomentazioni nel terzo capoverso Beccaria sostiene che la pena di morte non è necessaria?
3. Tuttavia vi sono delle situazioni nelle quali secondo Beccaria la pena di morte è necessaria. Quali sono ?
4. Spiega il significato dell'espressione nel quinto capoverso "non è  l'intensione della pena che fa il maggior effetto sull'animo umano, ma l'estensione di essa".
5. Lo spettacolo di una esecuzione capitale, di un supplizio pubblico produce negli spettatori forti emozioni. Quali sono i limiti di questa esperienza secondo Beccaria ?
6. Quali caratteristiche deve avere una pena per essere efficace?
7. Perchè l'ergastolo, che Beccaria chiama "schiavitu' perpetua" è piu' efficace della pena di morte ?


martedì 27 gennaio 2015

Il massacro degli Armeni

Per la giornata della memoria abbiamo approfondito il primo genocidio del Novecento, di cui si parla ancora pochissimo

Questo il materiale video che abbiamo utilizzato:
come introduzione : http://www.raistoria.rai.it/articoli/il-genocidio-degli-armeni/12836/default.aspx

per individuarne le cause : https://www.youtube.com/watch?v=x9J4JnOYFjI

Rivedili e prendine degli appunti che ti consentano di avere a disposizione le informazioni principali.
Ti ricordo che anche questo è argomento di valutazione.

martedì 20 gennaio 2015

La sfida che ci lancia lo stato islamico

Comprensione dell’articolo “ La sfida che ci lancia lo stato islamico” da Repubblica -LIMES
 di Mario Giro* del 29/12/2014


 * Mario Giro è sottosegretario agli affari esteri
  1. Nel gennaio del 2014 il leader   di ISIS, Abu Bakr al-Baghdadi, ha proclamato proprio stato un territorio dopo averlo conquistato con le armi approfittando della guerra civile in corso, originata dalla primavera araba 2011. E’ la prima volta che i jihadisti sunniti cercano di ottenere un proprio stato ?
  2. Quali sono le ragioni del fascino che suscita in una parte del mondo islamico il califfato dell’Isis secondo te ?
  3. Qual è il punto debole dello stato islamico di recente costituzione ?
  4. Isis utilizza in modo strumentale il web. Che funzione hanno sull'occidente nelle intenzioni dei jihadisti  i video delle decapitazioni e le immagini delle violenze da essi perpetrate ?
  5. L’articolista delinea una serie di comportamenti che l’Occidente puo’ assumere per sconfiggere la forza dell’immaginario jihadista. Quali ?