Nel panorama culturale europeo
settecentesco dapprima in Inghilterra, poi in Francia e Germania l'espansione
dell'editoria, la maggiore alfabetizzazione e l'allargamento del pubblico portò
nel campo letterario all'abbandono di vecchi generi letterari e allo
sviluppo di nuovi, tra i quali quello del romanzo moderno.
L’origine del romanzo è antichissima:
affonda nella cultura classica greca e latina e poi medioevale ( puoi
vedere a questo proposito alcuni riferimenti nella scheda alla pag. F29 del
testo di letteratura)
Tuttavia quando si parla di romanzo moderno si
suole far iniziare questo genere con il Don Chisciotte della
Mancia (1605 ) di Miguel Cervantes.
Definizione del genere :
Con romanzo intendiamo un
testo narrativo - come la novella, il racconto, il mito -
contraddistinto da una certa ampiezza, tanto che la sua lettura richiede
parecchio tempo, costruito intorno ad una trama che racconta delle vicende
(realistiche o immaginarie) generalmente avventurose.
Non si tratta solo di una questione di
lunghezza tuttavia: un romanzo presenta una maggiore complessita’, soprattutto
per quanto riguarda le vicende narrate e i personaggi.
Se i Promessi sposi (1827)
sono il primo romanzo della letteratura italiana, al tempio in
cui venne scritto, il genere romanzesco si era gia’ diffuso in altri paesi come
l’Inghilterra, la Francia e poi la Germania in seguito a importanti
modificazioni storiche e economiche, che sono collegate con la crescita in
questi stati della borghesia mercantile, classe abbastanza ricca e colta per
nutrire interessi culturali precedentemente appannaggio delle elite aristocratiche,
ma non sufficientemente dotta per trovarsi a proprio agio con generi
letterari tradizionali piu' complessi come il poema epico, la tragedia o la
lirica.
Anche i philosophes illuministi si
servirono del romanzo per propagandare le loro idee, come Voltaire con il
romanzo Candido (1756) o Rousseau con Giulia o la
nuova Eloisa (1761) e con Emilio (1762), nonostante
il romanzo fosse ritenuto un genere di basso livello e popolare, ma che offriva
il vantaggio di non avere una forte tradizione alle spalle e di essere poco
codificato in regole rigide.
Quindi fu in Inghilterra e in
Francia per prime che si sviluppo’ fortemente la borghesia e
furono la Francia e l’Inghilterra i paesi nei quali il romanzo
divento’ un tipo di lettura molto gradito a questo nuovo pubblico, perche’ ne
esprimeva i valori, la mentalità, lo stile di vita:
1) attenzione per la vita quotidiana,
realismo e non per situazioni
mitologiche
2) narrazione di vicende che hanno come protagonisti
singoli individui non eroi straordinari o divinità
3) gusto dell’avventura, del viaggio,
della scoperta
4) attenzione per tutta la realta’, anche
quella storica che si è modificata
5) assenza di regole formali rigide,
ma apertura alla sperimentazione che dà spazio alla creatività dell’autore
e alle esigenze del nuovo pubblico
6) il linguaggio di stile medio, adatto
alla sensibilità e alla cultura di un pubblico piu' popolare
7) i temi sono molteplici:
sentimentali, morali, politici, esistenziali, filosofici (vedremo
poi le diverse tipologie di romanzo)
Si diceva che il romanzo è un genere
letterario che presenta una certa complessità.
Complesso nel romanzo non è solo lo
sviluppo della trama.
Infatti un romanzo puo’ esprimere
un’immagine complessiva del mondo, si dice una weltanschaung, che
deriva non solo dal punto di vista dell’autore ma dei diversi
personaggi, della società che viene rappresentata, dei rapporti sociali che vi
si descrivono, dal modo in cui vengono trattati i temi, che generalmente
riguardano le grandi
questioni esistenziali ( es. in Manzoni in
problema del male).
Anche le problematiche indagate
dall'autore non sono mai completamente risolte in modo semplicistico, ma
mantengono un aspetto problematico, come è complessa e problematica l'esistenza
umana.
Questa della complessità del romanzo è
opinione del critico russo Michail Bachtin ( 1895-1975) che in un suo
saggio Epos e romanzo si è occupato delle differenze tra poema
epico (es. Orlando furioso) e romanzo.
Secondo l’autore mentre il primo celebrava
i valori ufficiali e assoluti di una civiltà aristocratica, il secondo si
presenta come un materiale piu’ problematico, che offre della realtà una
visione piu’ frammentaria ma aperta.
Fra i primi romanzi europei moderni
ricordiamo Robinson Crusoe (1719) e Moll
Flanders (1722) dell’inglese Daniel Defoe, I viaggi di Gulliver (1726)
di Jonathan Swift, Pamela (1740) e Clarissa di
Samuel Richardson, Tom Jones (1749) di Henry Fielding, La
nuova Eloisa (1761) del francese Jean Jacques Rousseau e I
dolori del giovane Werther (1774), Le affinita’ elettive (1809)
del tedesco Johann Wolfang Goethe.
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