sabato 11 aprile 2015

Un nuovo genere letterario: il romanzo moderno


Nel panorama culturale europeo settecentesco dapprima in Inghilterra, poi in Francia e Germania l'espansione dell'editoria, la maggiore alfabetizzazione e l'allargamento del pubblico portò nel campo letterario all'abbandono di vecchi generi letterari e allo  sviluppo di nuovi,   tra i quali quello del romanzo moderno.

L’origine del romanzo è antichissima: affonda nella cultura classica greca e latina e poi medioevale ( puoi vedere a questo proposito alcuni riferimenti nella scheda alla pag. F29 del testo di letteratura) 

Tuttavia quando si parla di romanzo moderno si suole far iniziare questo genere con il Don Chisciotte della Mancia (1605 ) di Miguel Cervantes.

Definizione del genere : 
Con romanzo intendiamo un testo narrativo -  come la novella, il racconto,  il mito - contraddistinto da una certa ampiezza, tanto che la sua lettura richiede parecchio tempo, costruito intorno ad una trama che racconta delle vicende (realistiche o immaginarie) generalmente avventurose. 

Non si tratta solo di una questione di lunghezza tuttavia: un romanzo presenta una maggiore complessita’, soprattutto per quanto riguarda le vicende narrate e i personaggi.

Se i Promessi sposi (1827) sono il primo romanzo della letteratura italiana, al tempio in cui venne scritto, il genere romanzesco si era gia’ diffuso in altri paesi come l’Inghilterra,  la Francia e poi la Germania in seguito a importanti modificazioni storiche e economiche, che sono collegate con la crescita in questi stati della borghesia mercantile, classe abbastanza ricca e colta per nutrire interessi culturali precedentemente appannaggio delle elite aristocratiche,  ma non sufficientemente dotta per trovarsi a proprio agio con generi letterari tradizionali piu' complessi come il poema epico, la tragedia o la lirica. 

Anche i philosophes illuministi si servirono del romanzo per propagandare le loro idee, come Voltaire con il romanzo Candido (1756) o Rousseau con  Giulia o la nuova Eloisa (1761) e con Emilio (1762), nonostante il romanzo fosse ritenuto un genere di basso livello e popolare, ma che offriva il vantaggio di non avere una forte tradizione alle spalle e di essere poco codificato in regole rigide. 

Quindi  fu in Inghilterra e in Francia per prime  che si sviluppo’ fortemente la borghesia  e furono la Francia e l’Inghilterra i paesi nei quali  il romanzo divento’ un tipo di lettura molto gradito a questo nuovo pubblico, perche’ ne esprimeva i valori, la mentalità, lo stile di vita: 

1)  attenzione per la vita quotidiana, realismo  e non per situazioni mitologiche
2) narrazione di vicende che hanno come protagonisti singoli individui non eroi straordinari o divinità 
3) gusto dell’avventura, del viaggio, della scoperta
4) attenzione per tutta la realta’, anche quella storica che si è modificata
5) assenza di regole formali  rigide, ma apertura alla sperimentazione che dà spazio alla creatività dell’autore e alle esigenze del nuovo pubblico
6) il linguaggio di stile medio, adatto alla sensibilità e alla cultura di un pubblico piu' popolare
7) i temi sono molteplici: sentimentali, morali,  politici,  esistenziali, filosofici (vedremo poi le diverse tipologie di romanzo)

Si diceva che il romanzo è un genere letterario che presenta una certa complessità.

Complesso nel romanzo non è solo lo sviluppo della trama. 

Infatti un romanzo puo’ esprimere un’immagine complessiva del mondo, si dice una weltanschaung, che deriva non solo dal punto di vista dell’autore  ma dei diversi personaggi, della società che viene rappresentata, dei rapporti sociali che vi si descrivono, dal modo in cui vengono trattati i temi, che generalmente riguardano le grandi
questioni esistenziali ( es. in Manzoni in problema del male). 

Anche le problematiche indagate dall'autore non sono mai completamente risolte in modo semplicistico,  ma mantengono un aspetto problematico, come  è complessa e problematica l'esistenza umana. 

Questa della complessità del romanzo è opinione del critico russo Michail Bachtin ( 1895-1975) che in un suo saggio Epos e romanzo si è occupato delle differenze tra poema epico  (es. Orlando furioso) e romanzo. 
Secondo l’autore mentre il primo celebrava i valori ufficiali e assoluti di una civiltà aristocratica, il secondo si presenta come un materiale piu’ problematico, che offre della realtà una visione piu’ frammentaria ma aperta.

Fra i primi romanzi europei moderni ricordiamo  Robinson Crusoe (1719) e Moll Flanders (1722) dell’inglese Daniel Defoe, I viaggi di Gulliver (1726) di Jonathan Swift,  Pamela (1740) e Clarissa di Samuel Richardson, Tom Jones  (1749) di Henry Fielding, La nuova Eloisa (1761) del francese Jean Jacques Rousseau e I dolori del giovane Werther (1774), Le affinita’ elettive (1809) del tedesco Johann Wolfang Goethe. 


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