domenica 29 marzo 2015

Beccaria: seconda parte

1. Come insegna Cicerone nel De oratore,  un testo argomentativo per persuadere deve saper toccare l'emotività del lettore: così Beccaria con un artificio teatrale riproduce i pensieri di un delinquente.
Se gli unici elementi di deterrenza dal compiere reati sono la minaccia della tortura e della pena di morte qual è il ragionamento che non lo distoglie dal compiere anche il piu' atroce delitto ?

2. Qual è la argomentazione piu' forte che Beccaria utilizza, secondo te,  nel capoverso tredici per criticare l'atrocità e l'assurdità di pena di morte e tortura ?

3. Prima di concludere Beccaria deve confutare l'obiezione che nella storia si è sempre fatto così, che la pena di morte è sempre stata utilizzata.
Nel farlo Beccaria ci permette di comprendere che per lui la storia non è maestra di vita, historia magistra vitae come sostenevano i classici. Con quali affermazioni egli esprime la sua visione della storia ?

4. Nel capoverso diciassette Beccaria sostiene che nella storia spesso a vincere non è la verità ma piuttosto l'errore: quali affermazioni esprimono questo concetto ?

5. Nell'ultimo capoverso tuttavia Beccaria sembra nutrire qualche speranza che sia giunto nella storia il tempo in cui potrebbe trionfare la verità, il bene: perchè ?

giovedì 26 marzo 2015

BECCARIA CONTESTA LA LEGITTIMITA' DELLA PENA DI MORTE

Da "Dei delitti e delle pene" cap. XVI

La comprensione riguarda la prima parte del capitolo, fino alla riga 71. Nelle risposte utilizza il tuo linguaggio evitando di riprodurre quello settecentesco di Beccaria.

1. In base a quali argomentazioni Beccaria sostiene nel secondo capoverso che la pena di morte non possa essere considerata un diritto che l'individuo delega allo stato o al sovrano.
2. Con quali argomentazioni nel terzo capoverso Beccaria sostiene che la pena di morte non è necessaria?
3. Tuttavia vi sono delle situazioni nelle quali secondo Beccaria la pena di morte è necessaria. Quali sono ?
4. Spiega il significato dell'espressione nel quinto capoverso "non è  l'intensione della pena che fa il maggior effetto sull'animo umano, ma l'estensione di essa".
5. Lo spettacolo di una esecuzione capitale, di un supplizio pubblico produce negli spettatori forti emozioni. Quali sono i limiti di questa esperienza secondo Beccaria ?
6. Quali caratteristiche deve avere una pena per essere efficace?
7. Perchè l'ergastolo, che Beccaria chiama "schiavitu' perpetua" è piu' efficace della pena di morte ?